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la regola del semaforo

Il modo di interagire con i cani è molto cambiato negli anni, l’educazione moderna, positiva, dolce o gentile, chiamatela pure come preferite, si basa sostanzialmente sul rinforzare un comportamento da noi gradito ed ignorare il comportamento indesiderato, in questo modo condizioniamo in modo significativo la sua scelta, orientandolo a scegliere quello più conveniente per lui, che di fatto è quello che vogliamo noi. Quindi è il proprietario/famiglia ad educare il cane, infatti l’istruttore cinofilo, oggi, non si occupa direttamente dell’educazione del cane, ma di coinvolgere, motivare, a volte spronare famiglie impegnate, stressate e molto spesso stremate da una convivenza piena di problemi. Inconsapevoli del fatto che dietro quasi tutti i problemi del cane vi è semplicemente una gestione confusa e approssimativa. Così nasce la regola del Semaforo…un pomeriggio ci raggiunge la notizia; nella piazza della nostra città c’è un bancomat che regala banconote da 500€, in preda alla curiosità andiamo a vedere…giunti sul posto, notiamo una gran confusione ed una fila molto lunga, ci armiamo di pazienza e ci mettiamo in coda, arrivato il nostro turno ci accorgiamo di un cartello che ci informa sulle modalità d’erogazione, “il bancomat eroga una sola banconota da 500€ al giorno per persona”. Attraversata la porta d’ingresso notiamo tre grossi pulsanti tondi, il primo è ROSSO, il secondo è GIALLO, il terzo è VERDE. Ci avviciniamo al primo, quello rosso, lo premiamo e… Splash!!! ci cade addosso una secchiata d’acqua fredda stile Ice bucket… dopo aver ripreso fiato, ci spostiamo davanti al secondo pulsante quello GIALLO, prese tutte le precauzioni, vista la precedente esperienza, lo premiamo e… e… niente!!! Non succede niente, ci riproviamo e… niente, mah! Ecco, ci avviamo verso l’ultimo pulsante il VERDE, siamo li davanti a lui, lo premiamo e… Bingo!!! 500€!!! che sensazione fantastica che felicità, e chi li aveva visti mai 500€ in un’unica bellissima banconota, soprattutto guadagnati in quella maniera. Usciamo con un sorriso a 32 denti e mentre cominciamo a pensare cosa ne faremo della vincita, realizziamo un altro pensiero che amplifica la felicità del momento, domani potrebbe accadere nuovamente la stessa cosa. L’indomani andiamo nuovamente in piazza e ci mettiamo in coda, arriva il nostro turno, entriamo e… quale pulsante premiamo? La logica, vista la precedente esperienza ci porta a riflettere un istante, maturata la risposta andiamo diritti su quello VERDE, lo premiamo e…Bingo!!! 500€!!! Nuovamente felici andremo avanti così per i giorni, i mesi, gli anni a venire, non abbiamo alcun motivo logico per premere un pulsante diverso da quello VERDE, ma la curiosità porterà qualcuno a riprovare il ROSSO, ottenendo una nuova doccia gelata, ed il GIALLO, non ottenendo alcun risultato. Tirando le somme, su 365 giorni, premeremo due volte il ROSSO, 10 volte il GIALLO e 365 volte il VERDE, logico! Nella stessa situazione anche il nostro cane sceglierebbe quello VERDE, in condizioni di benessere psico-fisico non avrebbe motivo per fare diversamente, facciamo qualche esempio: se il cane è agitato, salta addosso, abbaia, non ottiene nulla (GIALLO) e invece se sta seduto, a terra, o semplicemente calmo (VERDE), ottiene una ricompensa, gli verrà facile scegliere cosa fare. Esempi come questi se ne poterebbero fere molti, quello che voglio, è trasmettervi un concetto, un criterio semplice ed intuitivo che vi aiuti a scegliere il modo giusto di agire o reagire ad un comportamento del vostro cane, per insegnarlo o contrastarlo. Attenzione!!! Questo tipo di approccio non funziona sempre, anzi sono sicuro che qualcuno di voi ha già provato qualcosa di simile o uguale, senza ottenere grossi risultati, o nessun risultato, vi sarete chiesti perché? O semplicemente avrete pensato che non funziona. Niente di tutto questo, a seguire un elenco di cause vanificano questo tipo di approccio:

  • un ricompensa di poco valore, noi non andremmo tutti i giorni in piazza affrontando il traffico, il caos per il parcheggio, la coda chilometrica, per 50 centesimi;
  • una condizione di disagio psico-fisico, una carenza di movimento, e/o svago fanno si che il cane si concentra in maniera determinata, anche ossessiva su quei comportamenti che gli procurano un minimo di soddisfazione, di attenzione, di sfogo;
  • quando uno o più comportamenti sono manifestati da tanto, troppo tempo, e il cane fa fatica a cedere al cambiamento prodotto da proprietario/famiglia che adottano un nuovo approccio;
  • quando il proprietario/famiglia applica in maniera discontinua, non coerente e/o confusa questo tipo di approccio, e trascura la comunicazione corporea molto importante per i nostri cani.

Ma questo non vi deve scoraggiare, anzi, dovete sapere che non è mai troppo tardi per iniziare a migliorare la vostra gestione, la comunicazione, che come conseguenza diretta porterà benefici sul comportamento del nostro cane, amo ricordare che; più la gestione è lacunosa, confusa, errata, più ampio è il margine di recupero, quindi più e facile migliorare il suo comportamento. I problemi seri si incontrano quando la vostra gestione del cane è perfetta ed il cane manifesta ugualmente dei problemi. Con questo tipo di approccio è il cane a maturare, apprezzare, il beneficio ottenuto dal cambiamento, noi ci limitiamo a consigliare, suggerire, orientare, cosi facendo il nuovo comportamento sarà maturato dall’interno e non imposto dall’esterno.

No, non ho dimenticato di parlare del pulsante ROSSO, quindi delle “punizioni”, semplicemente, non dobbiamo, impostare l’approccio educativo sulle punizioni, lo avete già punito abbastanza, e senza grossi risultati, anzi… comunque questa è un’altra storia….